Etica del Volontario
L’essere volontario è una scelta spontanea, libera e gratuita della persona che mette a disposizione tempo e capacità per gli altri.
I volontari sono un patrimonio da promuovere e da valorizzare, rispettandone l’autonomia organizzativa; sono tenuti a svolgere i loro compiti con competenza e responsabilità e a riconoscere, rispettare e difendere la dignità delle persone che incontrano, impegnandosi a mantenere una totale riservatezza rispetto alle informazioni ed alle situazioni di cui vengono a conoscenza.
È sempre più sentita, da parte delle organizzazioni, l’esigenza di poter far riferimento ad un’etica del volontariato, fatta non solo di gratuità ma anche di uno stile di comportamento che deve valere in modo omogeneo per tutte le organizzazioni.
La gratuità, peraltro, deve essere interpretata dal volontario come segno distintivo evitando ogni vantaggio personale come il prestigio, la visibilità sociale, l’arrivismo o altre forme di tornaconto.
Etica del dono: Il volontario agisce per propria scelta personale, consapevole e libera.
Etica della responsabilità: Il volontario agisce facendosi carico dell’iniziativa che valuta necessaria esercitandola responsabilmente nei confronti della persona, della società, del territorio.
Etica del Rispetto. I principi che devono guidare i volontari devono essere coniugati da un profondo rispetto sia della persona che del sistema in cui la persona si trova.
La parola “rispetto” deve quindi essere declinata nella più ampia accezione che include:
rispetto degli altri, sia delle persone, sia dei propri compagni, sia delle figure di autorità o responsabilità, come ad esempio, un linguaggio appropriato e comportamenti non lesivi della dignità della persona;
rispetto e difesa della dignità delle persone che si incontrano e impegno a mantenere una totale riservatezza rispetto alle informazioni ed alle situazioni di cui si viene a conoscenza attraverso un accompagnamento discreto e non impositivo;
rispetto del contesto in cui si opera (la situazione emergenziale), spesso caratterizzato da dolore, perdite, lutti, adottando comportamenti consoni e appropriati, sia durante la propria attività specifica (in turno) che nei momenti di pausa o di riposo (fuori turno);
rispetto dei ruoli tra tutti gli attori del sistema di protezione civile, agire secondo le disposizioni impartite, riconoscendo limiti, confini e responsabilità. Fondamentale è il rispetto dei ruoli all’interno dell’Organizzazione (es. rapporto con capisquadra), tra l’Organizzazione e il Coordinamento, tra l’Organizzazione e gli altri soggetti con cui si collabora nei contesti emergenziali (Funzionari regionali, Autorità locali, altre strutture operative, ecc.);
rispetto di sé stessi, avendo cura della propria persona, della propria salute e del necessario riposo per non compromettere la propria capacità di agire con lucidità e presenza e la stessa affidabilità del sistema;
rispetto delle norme; la coerenza morale ed il rispetto dei valori della persona all’interno e all’esterno del Sistema di Protezione Civile, il rispetto del quadro normativo di riferimento e delle regole adottate, costituiscono un investimento a vantaggio dello sviluppo associativo e del servizio ai più vulnerabili;
rispetto del sistema di Protezione Civile; volontari leali, imparziali, responsabili, formati e competenti, sono rispettosi anche della immagine che danno perché è l’immagine della propria organizzazione di riferimento e dell’intero sistema di protezione civile.
Anche la deontologia di chi opera è strettamente legata a chi ha le responsabilità del coordinamento e che quindi è in grado di assicurare continuità dell’azione e coerenza con i principi etici di riferimento.
Pertanto “non esiste un’immagine buona della organizzazione se non c’è un volontario coerente con l’etica del sistema”
[...]
Estratto dal Documento presentato il 27 Maggio 2017 agli Stati Generali del Volontariato di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna.
Per approfondimenti: https://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/volontariato/stati-generali-del-volontariato